La scomparsa di Fabrizio Frizzi ha segnato tutta Italia. Frizzi era uno dei conduttori più amati della televisione e tutti noi ce lo sentivamo vicino, come fosse uno di casa. E la sua morte è stata una morte che non ha lasciato indifferente nessuno. Venuto a mancare all’ospedale Sant’Andrea di Roma per un’emorragia cerebrale, il noto conduttore lascia la moglie Carlotta Mantovan – che aveva conosciuto a Miss Italia quando lei aveva solo 17 anni – e la loro piccola Stella, 5 anni. Ma il vuoto che lascia Frizzi è immenso. E lo dimostra la coda che c’era alla camera ardente allestita a viale Mazzini dalla Rai: una coda spropositata, lunghissima. C’erano colleghi di Frizzi, giornalisti, vip e gente comune. Tutti erano in coda per dare un ultimo saluto a quell’uomo buono e gentile che era Fabrizio Frizzi. Il conduttore aveva anche un legame speciale con il borgo di Bassano Romano in provincia di Viterbo, dove è cresciuto. Proprio dopo aver avuto il malore a dicembre, Frizzi aveva ricevuto un messaggio dal sindaco di Bassano Emanuele Maggi, che esprimeva il suo affetto e quello di tutta la comunità a Fabrizio Frizzi. Continua a leggere dopo la foto
Qualche settimana dopo, quando si è ripreso, ha risposto ringraziando “tutta la comunità di Bassano per il messaggio di vicinanza che mi avete mandato nei giorni difficili. Ora – scriveva il 17 febbraio – sto un po’ meglio e spero di guarire. Un abbraccio, a presto”. La morte di Frizzi ha lasciato sconvolta l’intera comunità. Fabrizio Frizzi “è rimasto legato alle tradizioni, alla gente, ai luoghi – ha scritto Maggi su Facebook – Sempre sorridente, pronto a scambiare saluti e abbracci con le persone che gli mostravano affetto ogni qualvolta veniva a trovarci”. Emanuele Maggi, il sindaco di Bassano ha scritto queste parole su Facebook: “Questo è stato l’ultimo messaggio scambiato con Fabrizio. Un mese fa. Bassano abbraccia e piange uno dei suoi figli. Lo ricordo per la grande umiltà, l’educazione, il garbo, la simpatia”. Continua a leggere la foto
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Che continua: “Una persona gentile, che sapeva farsi voler bene. Cresciuto nel nostro paese, non ha mai dimenticato le amicizie di gioventù, è rimasto legato alle nostre tradizioni, alla gente, ai luoghi. Sempre sorridente, pronto a scambiare saluti e abbracci con le persone che gli mostravano affetto ogni qualvolta veniva a trovarci. Poco più di un anno fa, durante una chiacchierata, nel mio ufficio, eravamo finiti a parlare di progetti suoi professionali e di un’iniziativa di raccolta fondi che la comunità di Bassano Romano stava facendo per dotare le nostre scuole elementari di nuove lavagne multimediali. In maniera assolutamente spontanea, intervenendo disse: ‘Una la vorrei donare io’. E così fu. Una grande persona, che nonostante il successo e la popolarità, ha sempre mantenuto ciò che di più bello possa esserci nelle persone: il senso di umanità. Domani Bassano Romano sarà presente ai funerali a Roma e questa sera, su iniziativa di alcuni cittadini, con la collaborazione di Don Giuliano ci sarà una fiaccolata alle ore 21, appuntamento alla Chiesa di San Gratiliano. CIAO FABRIZIO!”.