«È l’unico di cui mi fido e non so dire perché: lo conosco da quando avevo 16 anni, mi ha guidato nel mondo discografico e mi ha svelato i segreti del mestiere». Parola di Fedez. Lui, l’uomo a cui affiderebbe tutto è J-Ax, il rapper milanese, spesso al centro delle polemiche per le sue posizioni “liberali” sulle droghe leggere, che conobbe il successo nei primi anni ’90 con gli Articolo31. «Vorrei ma non posto», il singolo che Fedez ha firmato con J-Ax, è la hit dell’estate.
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«Ce la giochiamo con “Sofia” di Alvaro Soler – ha commentato su Radio Italia il rapper milanese -. Siamo molto contenti, abbiamo fatto uscire questo pezzo alla buona e ha fatto numeri che non ci aspettavamo, forse anche perché non erano mai stati raggiunti prima». Non male come prima volta. Fedez è intanto pronto a esibirsi al RadioItaliaLive, in programma questa sera e domani in piazza Duomo a Milano: «Sì, farò due canzoni con l’orchestra, perché i miei pezzi si prestano molto anche in questa chiave. Io e Ale (Alessandro Aleotti, vero nome di J-Ax, ndr) abbiamo già suonato 5-6 volte così: il rap è come il colore nero, sta bene su tutto».
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Se sul palco tutto fila alla grande, fuori Fedez qualche problemino ce l’ha. Dopo le liti con il vicino di casa (una volta il cantante finì addirittura in ospedale) nei giorni scorsi è rimasto coinvolto in una presunta rissa con MC Cece. L’episodio sarebbe avvenuto al Nameless Music Festival di Lecco ed è stato subito “sedato” dall’intervento degli uomini della sicurezza di Fedez. «Ci ha provato in tutti i modi a rovinare il Nameless, il rapper Fedez – ha poi scritto MC Cece su Facebook -. Tirarmi un pugno alla domanda #seigay e farsi difendere dal suo buttafuori non ti fa uomo. Non ti fa artista. Non ti fa nemmeno onore».
