I selfie? Sono un pericolo per gli adolescenti. L’allarme arriva dal Telefono Azzurro che, in collaborazione con Doxa Kids, ha raccolto i pareri di 1.553 adolescenti dagli 11 ai 19 anni in tutta Italia. Emerge che i giovanissimi impazziscono per il moderno autoscatto, al punto da trasformarsi in una vera e propria dipendenza. Proprio come droga e alcol, dicono gli esperti. A preoccupare è il bisogno, foremente avvertito, di essere sempre connessi a social network e chat di ogni tipo, incluse quelle a luci rosse, però vietate ai minori. I dati raccolti spiegano che un ragazzo su 4 scatta almeno un selfie al giorno e l’85% di queste foto va a finire sui social e quindi sulla Rete. Ma c’è da considerare che – e questo è il rischio – che almeno un ragazzo su cinque fa in modo che il suo profilo sia completamente pubblico, visibile a chiunque. Nove ragazzi su 10 sono sempre connessi su Facebook e Whatsapp, tanto che 1 su 5 si sveglia almeno 3 volte a notte per controllare i messaggi.
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Questa forte voglia di apparire impone un controllo innaturale dell’esposizione pubblica e porta, in un caso su due, a ritoccare le foto prima di postarle. E subentra un altro fenomeno. Le ragazze non accettano il proprio aspetto estetico nel 44% e una su 5 vorrebbe ricorrere alla chirurgia estetica: vorrebbero essere più magre nel 42% dei casi e più belle nel 35%, i ragazzi più muscolosi nel 42% dei casi. A preoccupare sono soprattutto le immagini che, nel caso del sexting, rischiano di essere utilizzate anche per adescare minori: il 35,9% infatti ammette di conoscere qualcuno che invia e condivide immagini osè.