Solo pochi giorni fa Achille Costacurta si è confessato con i fan sui social. Dopo una marea di polemiche per le ormai famose Storie Instagram con mazzette di banconote, polveri strane e insulti alla madre, il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari ha spiegato che in passato fumava parecchio e che uno dei suoi disturbi è il fatto di non riuscire a porsi dei limiti.
Ha anche raccontato di aver provato tutte le droghe, “tranne l’eroina” e di aver trascorso un anno e sette mesi in un centro penale. Adesso, però, assicura di aver messo la testa a posto: “Non uso più droghe. Sto anche smettendo di fumare marijuana. Prima fumavo tantissimo, ma voglio essere più attivo e concentrato sui miei progetti, anche quelli che coinvolgono ragazzi disabili. Uno dei miei problemi è che non ho limiti, ma ora sto cercando di evitare ciò che mi fa male”.
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Achiuelle Costacurta insieme a mamma Martina Colombari: dove si sono immortalati
Ancora, sempre nel corso di una diretta su TikTok Achille Costacurta aggiunge che gli piacerebbe iniziare una nuova esperienza televisiva dopo quella fatta con la madre a Pechino Express: “Fosse per me andrei su un’isoletta. Anzi, potrei fare un corso di sopravvivenza, poi farei L’Isola dei Famosi, così vi faccio vedere chi è il vero Achille”, ha concluso.
Nelle ultime ore è tornato a farsi vedere. Non su un’isoletta ma in un luogo che ha stupito tutti i suoi fan, l’ultimo dove ci si immaginava di beccarlo: la biblioteca comunale di Riccione. Non è solo, con lui anche mamma Martina Colombari, con cui quindi sembra essere tornato il sereno, la nonna e probabilmente un amico.
A documentare la tappa nel luogo culturale è stato lo stesso 19enne, con una serie di storie sul suo profilo Instagram. Prima ha pubblicato un breve video in cui si è immortalato in auto con loro. Nella seconda Storia, invece, si vede e si sente solamente la Colombari che riprende il figlio da qualche metro di distanza mentre sta consultando un libro: “Io – ha bisbigliato la showgirl per non disturbare le altre persone in biblioteca – venivo a studiare qui da piccola perché non c’era Wikipedia, non c’era l’online e si facevano le ricerche con i libri. Qui passavo interi pomeriggi”.