Tempo di crisi che investe tutti. Come fare per uscirne? La risposta, ovviamente, non è semplice e non c’è nulla di scientifico da suggerire. Ognuno ha il suo caso. Eppure, qualche via d’uscita ci deve essere, anche se non definitiva e, diciamo così, bizzarra. Tempo fa Millionaire ha provato a lanciarne diverse. Ne abbiamo scelte, per voi, una dozzina. Niente di illegale. Poi, chi vuole, può sempre trovarsi un partner danaroso. Quello funziona sempre, in qualsiasi epoca.
Trasformarsi in un tuttofare
Si sente sempre più spesso parlare di anziani danarosi che lasciano tutti i loro beni a cagnolini, partiti politici, badanti, fondazioni benefiche. Che cosa significa? Che i figli si erano eclissati, i parenti non avevano chiamato neanche per gli auguri di Natale. E allora perché non proporsi come aiutanti tuttofare di signore e signori in là con gli anni? I piccoli servizi (fare la spesa, ritirare i capi in lavanderia, accompagnare a fare visite o al cinema, leggere o preparare pasti a domicilio) saranno certo ben retribuiti.
Inventare un’app per smartphone e tablet
È di sicuro lo strumento del momento. La metà dei clienti dà l’assalto all’Apple store e al Google Play, per approvvigionarsi di tutte le applicazioni possibili e immaginabili. Dai giochi ai servizi utili, dal fotoritocco alle ricette di cucine, dall’intrattenimento dei bambini ai promemoria. Le applicazioni acquistabili sfiorano le 250mila, alcune sono gratis, altre hanno un costo contenuto entro i 10 euro. L’Apple store, per esempio, trattiene il 30% del prezzo, mentre il resto va all’ideatore. Qualche suggerimento su: Sviluppare applicazioni per iPad, di D. Steinberg e E. Freeman (Apogeo, 25 euro); Programmare applicazioni per iPhone e iPad, di Francesco Novelli (Fag, 25,90 euro).
Fare business con Facebook e Twitter
I principali social network sono realtà che ignorare è sempre più difficile, in qualsiasi ambito. Facebook conta 500 milioni di utenti nel mondo (oltre 17 in Italia). Twitter è a quota 30 milioni, di cui una minima parte in Italia (ma il dato è in rapida crescita). Con platee del genere, come non pensare di fare business? Il pensiero è lecito, ma va messo in pratica con cautela. Perché su Facebook e Twitter è ancora predominante proprio l’aspetto social e quello commercial viene visto quasi con fastidio. Nel promuovere se stessi e i propri prodotti si rischia di fare un autogol. Quindi sì a usarlo come supporto, no a considerarlo uno spazio di business a sé. Da leggere: Twitter al 100%. Comunicare, creare relazioni, divertirsi, di Luca Conti (Hoepli, 12,90 euro) e, dello stesso autore, Fare business con Facebook (Hoepli, 22,90 euro).
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Sfrutta la Rete e diventa blogger
La Rete offre possibilità infinite. C’è chi ha creato un blog, da cui sono nati libri ma anche ricchi guadagni. Tiziano Fogliata, blogger, autore di Crea il tuo blog con WordPress (Hoepli, 19,90 euro) dà il suo decalogo di consigli. Scegli un tema che ti appassiona. Se il blog è personale, affrontalo con libertà. Se hai fini commerciali, scegli un argomento poco dibattuto. Scopri su Google le parole chiave e punta su quelle, nel testo. Il linguaggio sempre leggibile. Offri novità, aggiornamenti, utilità. Non copiare. Pensa una scaletta di argomenti. Rendi il dialogo interattivo, rispondi tempestivamente a commenti, richieste, osservazioni. Associa ai post le immagini contestualizzate: aggiungono appeal. Metti anche una tua foto. Crea la tua mailing list, che ha un grosso valore commerciale. La newsletter va suggerita in modo propositivo: non “iscriviti”, ma “novità gratis ogni mese”. Inserisci anche video, podcast, guide. Tieni d’occhio le reazioni dei lettori (quali sono gli articoli più letti, cliccati, condivisi sui social network) e fanne tesoro. No a blog generalisti, sì a quelli specifici. Si possono stringere accordi diretti con le aziende o puntare su Google Adsense: guadagni a partire da 5.000 utenti al giorno, per circa 1.000 euro al mese.
Entra nel tunnel: YouTube
Canti, suoni, reciti, sei particolarmente interessante? Gira dei video (oggi è sempre più semplice ed economico) e mettili su YouTube. Se sei in gamba, riuscirai a innescare la viralità. E il pubblico, sempre più vasto, potrà portarti audience e guadagni. Da leggere: Fare business con YouTube. Online video marketing per tutti (di Michael Miller, Sperling & Kupfer, 19,50 euro).
Scrivi un libro da un milione di copie…
In un Paese in cui solo il 13% della popolazione legge almeno un libro al mese, abbondano gli aspiranti scrittori. Quelli che pensano che basti un romanzo per “svoltare”. Si intitola proprio Come vendere un milione di copie e vivere felici (Mondadori, 19 euro) il romanzo del critico letterario Antonio D’Orrico, uno dei pochi, in Italia, a poter decretare il successo di un autore. Gli autori che vivono solo di questo, si contano sulle dita di una mano. Per provarci, bastano un pc, un’idea e una costanza incrollabile.
Guadagnare sui cambi
Un investimento rischioso, ma con ampie finestre di redditività: operare sui cambi. Fondamentale è, però, scegliere con attenzione gli intermediari a cui ci si affida. In compenso, Internet consente comunque il fai da te con contenuti introduttivi sul mercato del Forex, il commercio delle valute. E c’è anche la possibilità di aprire un conto demo (per esempio su www.forexinfo.it), cioè fare delle simulazioni, prima di metterci soldi veri. Un background economico-finanziario è preferibile, ma non fondamentale. Pare che più della tecnica, conti la psicologia. Si possono poi leggere libri ad hoc (date un’occhiata alla libreria specializzata on line www.tradinglibrary.it).
Come negli anni Ottanta: la comparsa nel cinema o in tv
È meno facile di quanto si possa pensare. Bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. E cioè, vicino ai grandi set, alle grandi città o a quelle in cui si girano soap o fiction dalla lunga serialità. I guadagni sono abbastanza modesti (50-100 euro al giorno). Diffidare di chi offre opportunità favolose che spesso nascondono truffe. Un esempio: www.lavorare-spettacolo.com.
Tentare un reality show
Delle centinaia di ragazzi transitati dalla casa del Grande Fratello, solo di una decina è rimasta traccia. Al di là del premio finale, chi partecipa cerca una vetrina, un momento di visibilità. Ma se poi non si sa fare nulla, la notorietà passa. Luca Argentero, un “gieffino” che ce l’ha fatta, ha raccontato a Millionaire: “Gli introiti promessi, fra ospitate e indotto mediatico, erano allettanti. Una volta fuori, ho avuto molte occasioni. Ma a quel punto mi sono messo a studiare”.
Ancora in tv: il talent show
Sai cantare, ballare, recitare? La tv, ultimamente, si nutre si talent show. Il primo boccone amaro è di tipo statistico: uno su mille ce la fa. Il secondo riguarda i vincitori: un successo finale non è garanzia di alcunché. Resta il fatto che i talent show televisivi restano un’ottima opportunità. Da leggere il libro Talent shop. Dai talent scout ai talent show, di Roberto Manfredi, Arcana, 16 euro.
E c’è pure chi fa la cavia
Far testare su di sé farmaci sperimentali? Chi lo decide da sano è mosso da un solo obiettivo: il guadagno. Secondo Millionaire in Italia si possono portare a casa fino 1.500 euro per sperimentazione, in Svizzera 1.200 per un weekend, in Inghilterra fino a 3.000. Molte cavie svolgono questa attività di professione, ma la legge dice che bisogna aspettare almeno tre mesi fra una sperimentazione e l’altra (per “ripulire” l’organismo). I rischi, però, sono concreti. Qualche info direttamente sul sito dell’Istituto superiore di Sanità (www.iss.it/scf1).