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“Chi ha visto il mio profilo” e le altre truffe più popolari su Facebook

Quante volte ci è capitato di notare sulla bacheca di un amico Facebook un post che promette la possibilità di capire quante persone (e chi) hanno visitato il nostro profilo. Ed è chiaro che la curiosità si fa sentire. Ma è una delle solite “truffe” che riempiono il web e i social network. A tal fine Bitdefender, società specializzata in sicurezza informatica, ha realizzato una lista con le peggiori truffe che circolano sul social più usato nel mondo. Lo studio ha esaminato più di 850mila truffe perpetrate negli ultimi due anni, mettendo in evidenza la psicologia delle vittime, che sembrano rispondere nello stesso modo, anno dopo anno, agli stessi tranelli di sempre. E si scopre che, anno dopo anno, “Chi ha visitato il mio profilo” rimane sempre la principale fonte di link ingannevoli e malware. Un malware, nella definizione più semplice, è un qualsiasi software creato allo scopo di causare danni a un computer, ai dati degli utenti del computer, o a un sistema informatico su cui viene eseguito. E lo studio psicologico ha evidenziato come chiunque può diventare una vittima: basta offrire un link con una funzione che, istintivamente, quasi tutti desidereremmo vedere in Facebook. L’inganno ha la sua forza nel fatto che non è possibile in nessun modo sapere chi vede il nostro profilo Facebook.

(continua dopo la foto)

 


Ecco l’elenco delle 5 burle (conn dolo) più popolari su Facebook:

1) Indovina chi ha visitato il tuo profilo? – 45,50%
2) Nuove funzioni in Facebook – 29,53% (pulsante Non mi piace, cambia il colore di Facebook e simili)
3) Regali e offerte – 16,51% (biglietti gratis, giveaway e simili)
4) Video legati a VIP e celebrities – 7,53%
5) Video violenti o di scene atroci – 0,93%

Per evitare situazioni di questo tipo il consiglio è sempre lo stesso: siate diffidenti. Non cliccate su link di cui non si conosce la provenienza, anche se sono stati postati da un amico: potrebbero essere sulla sua bacheca semplicemente perché anche lui è stato, a sua volta, vittima di un malware.


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