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Spettacolo italiano sotto choc: la cantante e vip arrestata per affari con la camorra: “Capo dell’impresa criminale”

Tra gli arrestati nell’ambito della maxi-inchiesta coordinata da quattro procure c’è anche un volto noto del gossip nostrano. Una settantina le misure cautelari personali per i responsabili di associazione di tipo mafioso, riciclaggio e frode fiscale di prodotti petroliferi e sequestri di immobili, società e denaro contante per un valore di circa 1 miliardo di euro.

Nell’ambito dell’operazione coordinata dalle Dda di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sono stati sequestrati gli impianti della società petrolifera della famiglia Bettozzi, Max Petroli, ora Made Petrol Italia Srl. Secondo quanto riportano i quotidiani le indagini in particolare si sono concentrate sui legami fra il clan camorristico Moccia e la Max Petroli Srl. Come ricostruito dalla guardia di Finanaza di Roma su delega della Dda capitolina, la donna, nota negli ambienti del jet set italiani, finita anche sulle riviste rosa per le sue amicizie vip, secondo le accuse, trovandosi a gestire una società in grave crisi finanziaria, era riuscita a ottenere soldi da parte della camorra che le avevano consentito di risollevare le sorti dell’impresa. In soli tre anni, infatti, il volume d’affari era passato da 9 milioni di euro a 370 milioni di euro. (Continua a leggere dopo la foto)


Anna Bettozzi, nota come Ana Bettz, vedova del petroliere Sergio Di Cesare e considerata dai pm “amministratrice di fatto” dell’azienda di famiglia Maxpetroli è finita in manette. Come riporta Novella 2000, il suo nome è stato legato negli ultimi tempi a quello di Gabriel Garko, prima del coming out, visto che erano stati anche immortalati al Festival del Cinema di Cannes sul red carpet. Avvista anche con Dionne Warwick, Cher, Vince Tempera, Yolanda Hadid, la mamma delle top model Gigi e Bella Hadid e David Foster, che ha lavorato con Bee Gees, Celine Dior, Barbra Streisand, Andrea Bocelli e Laura Pausini. (Continua a leggere dopo la foto)

“Camorra e ‘ndrangheta si sono infiltrati nel settore lecito degli oli minerali, grazie alla compiacenza di imprenditori collusi, tra cui una cantante romana che ha ereditato l’impero del marito petroliere: Anna Bettozzi, finita oggi in carcere. È quanto emerge nell’indagine ‘Petrolmafie spa’ – che ha visto coinvolte le Procure di Roma, Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, i militari dei nuclei di Polizia economica-finanziaria degli stessi capoluoghi, i finanzieri dello Scico e i carabinieri del Ros – portando all’emissione di misure cautelari nei confronti di 70 persone e al sequestro di beni per oltre un miliardo di euro…”, si legge nell’articolo de Il Tempo a firma Valeria Di Corradi. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Questo sistema ha garantito, ad esempio, al gruppo Max Petroli di far lievitare il proprio fatturato da 9 milioni di euro nel 2016, a 370 milioni nel 2018: in tre anni si è moltiplicato di 45 volte. Guadagni – si legge ancora – che poi sono stati reinvestiti in vari settori. La Max Petroli (ora Made Patrol Italia srl, con sede a Roma), è sotto la gestione di Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz: cantautrice, ballerina ed ex agente immobiliare, che ha ereditato l’impero del petroliere Sergio Di Cesare, dopo la sua morte”.

A regalarle la visibilità la carriera di cantante con il nome d’arte Ana Bettz, grazie alla quale è apparsa al Maurizio Costanzo Show e a Quelli che il calcio, su Rai2. Tra le intercettazioni è saltato fuori anche il nome di Gabriel Garko (l’attore non è indagato), che parla con la Bettozzi di un pagamento per uno spot della società petrolifera. “Scusa noi abbiamo stabilito 250: 50 te li ho già dati e rimangono 200. Cento in nero e cento fatturato. Sul contratto va messo solo il fatturato (…) Adesso, la settimana prossima firmiamo il contratto e ti do una parte, alla fine dei lavori e basta”, spiegava al telefono la Bettozzi come ricostruisce Il Fatto quotidiano. E Garko, che quindi sarebbe stato pagato in nero rispondeva: “Il cash prima del contratto”.

 

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