Un uomo dalla comunità Dalit, nota come intoccabili, è stato decapitato e sua moglie, fatta a pezzi per un debito di circa 15 rupie (22 centesimi) a Mainpuri, nello stato dell’Uttar Pradesh, in India. Secondo quanto ha riferito la polizia locale, la coppia è stata uccisa da un droghiere di una casta superiore dal quale avevano comprato qualche giorno prima tre pacchetti di biscotti per i figli.
(continua dopo la foto)
{loadposition intext}
Ieri il negoziante ha chiesto all’uomo di saldare il conto e quando questo gli ha risposto che avrebbero pagato in serata, dopo aver riscosso la paga giornaliera è andato su tutte le furie. “E’ andato a casa e ha preso una scure con la quale ha colpito ripetutamente prima l’uomo, poi la donna che stava cercando di salvare il marito. Entrambi sono morti sul colpo”, hanno raccontato alcuni testimoni. Il commerciante è stato arrestato con l’accusa di omicidio, ma il fatto ha fatto salire la tensione nella zona e in seguito alle proteste da parte della comunità Dalit agenti di sicurezza supplementari sono stati dispiegati per prevenire le violenze.
Purtroppo non è la prima volta che casi di violenza del genere si verificano nel sub continente. Specie nella zona interna del paese infatti, specialmente donne, sono oggetto di violenze raccapriccianti. Una situazione da anni a conoscenza delle unità operative umanitarie di competenza ma che, troppo spesso, cadono nel vuoto. La speranza e che non debba scorrere sangue ancora a lungo prima di muoversi.