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“No, non potete cambiarla. La Nutella è la Nutella!”. Esplode la polemica sul web. Qualcuno si accorge che la mitica crema alla nocciola è cambiata, parte tam tam e alla fine si scopre tutto. Ecco cosa ha da oggi di diverso. Siete d’accordo?

  • Cucina

 

Tutto parte da una denuncia del centro di protezione dei consumatori di Amburgo. ”La ricetta della Nutella è stata cambiata” scrivono. E Ferrero conferma. Risultato: sul web partono le proteste. Il motivo, a quanto dicono dalla Multinazionale del dolce, sarebbe la volontà di andare incontro ai gusti dei consumatori di tutto il mondo, come Ferrero stesso racconta al magazine francese “Les Echos”, specificando che il cambiamento cromatico è dovuto alla sostituzione del siero di latte con una maggiore quantità di latte in polvere, senza alcune modifiche dal punto di vista qualitativo e organolettico. In particolare il cambiamento riguarderebbe la quantità di zucchero, il 55,9% rispetto al 56,3% di prima, e di latte in polvere, l’8,7% contro il 7,5% della precedente ricetta. Risultato meno cacao e meno nocciole. Ferrero avrebbe confermato il cambio di ricetta, precisando però che qualità e gusto della Nutella rimangono invariati e che l’azienda periodicamente introduce piccole modifiche alla ricetta della crema di nocciole più famosa al mondo. Non basta, perché in Rete partono le proteste e c’è chi inviata a boicottarla. (Continua a leggere dopo la foto)


”Come avete potuto cambiare la ricetta. Pensavamo non fosse possibile fare una cosa del genere” twitta qualcuno. Mesi fa era scoppiata la polemica in Ungheria quando l’autorità locale che si occupa di prodotti alimentari aveva rilevato che la Nutella venduta nel Paese era differente da quella venduta nella vicina Austria. Non è bastato questo a rassicurare i fan mondiali che inveiscono contro il cambiamento al punto che l’hashtag #boycottNutella è tra i più discussi su Twitter, anche nella nuova versione a 280 caratteri. In particolare i consumatori sono irritati per la diminuzione in percentuale di cacao e nocciole, a vantaggio di zucchero e latte in polvere. La prima Nutella fu preparata nel 1964 dall’industria dolciaria piemontese Ferrero di Alba (Cuneo), a partire da una precedente crema denominata Pasta Giandujot e poi SuperCrema. Il nome deriva dal sostantivo nut, che significa “noce” in inglese, e il suffisso italiano -ella, per ottenere un nome orecchiabile. (Continua a leggere dopo la foto)

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Pietro Ferrero possedeva una pasticceria ad Alba, nelle Langhe, area nota per la produzione di nocciole. Nel 1946 vendette il primo lotto, costituito da 300 kg di Pasta Giandujot. Si trattava di una pasta di cioccolato e nocciole venduta in blocchi da taglio. Nel 1951 nasceva invece la Supercrema, conserva vegetale venduta in grandi barattoli. Nel 1963 Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di rinnovare la Supercrema con l’intenzione di commercializzarla in tutta Europa. La composizione venne modificata, così come l’etichetta e il nome: la parola “Nutella” (basata sull’inglese “nut”, “nocciola”) e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso anno, restando immutati fino ad oggi. Il primo vasetto di Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 20 aprile del 1964. Il prodotto ebbe successo istantaneo: nel 1965 uscì in Germania dove riscosse subito un enorme successo e l’anno successivo uscì in Francia.Rimane a tutt’oggi estremamente popolare e viene spesso citato in romanzi, canzoni e opere cinematografiche.

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