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Tutti quelli che lo hanno provato (l’85% delle persone) lo amano, nessuno, però, ha il coraggio di parlarne. Sì, perché questa è la prima forma di sesso ‘’spinto’’ che è diventata ‘’popolare’’. Non dirci che non ne hai mai sentito parlare, per favore

 

Oggi parliamo di spanking, cioè di sculacciate durante il sesso. Oh-oh… Se pensate di impressionarvi, o di scandalizzarvi, sappiate che questo articolo non fa per voi. Detto questo andiamo al sodo e parliamo di questa mania che, secondo un sondaggio condotto su 1100 persone e realizzato da Lelo – uno dei migliori brand di sex toys al mondo – è stato provato almeno una volta nella vita dall’85% degli intervistati. Della serie: lo spanking è la prima forma di sesso un po’ più spinto che è diventata ‘’popolare’’, se così si può dire.

Gli appassionati dello spanking si chiamano spankos e si dividono in spankers (gli attivi, quelli che le danno) e spankee (i passivi, che ricevono i colpi). Ma cosa ci trovano di bello? Per gli spankers, le sculacciate sono un’arte da fare in sessioni che durano almeno un quarto d’ora e che non necessariamente prevedono il sesso. E non è una cosa nuova, come si legge su Cosmopolitan, si trovano rappresentazioni dello spanking, dagli etruschi fino ai romani. È dall’epoca vittoriana in poi che si comincia a parlare di English Vice, cioè vizio inglese: la flagellazione kinky del deretano, con mani o fruste era una pratica molto diffusa e richiesta dai gentiluomini inglesi.

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Ma perché piace così tanto? E dov’è la soddisfazione in un rapporto di questo tipo? Rispondono gli esperti:  “Il gesto fa affluire una buona quantità di sangue ai genitali, e questo aumenta automaticamente l’eccitazione – ha spiegato Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica. – E poi permette di mettere in scena, molto blandamente e in modo immediato, un gioco di ruolo kinky ben preciso, dove chi riceve si abbandona e chi dà i colpi fa quello che comanda. E se una persona ha fantasie di questo tipo, sicuramente lo spanking è il primo gradino per metterle in atto’’.

Ma il piacere di questa pratica affonda le radici nel passato di ognuno: “Nel sesso, in alcuni casi, possiamo davvero parlare di un imprinting nell’infanzia: secondo la psicanalisi, per esempio, il feticismo dei piedi prende il via nel bambino intorno ai due anni di età. Con lo spanking vale la stessa cosa: forse chi adora farlo da grande, è perché da bambino, ha sperimentato la sensazione di piacere mista a dolore derivate dalle sculacciate dei genitori, e la cosa gli si è fissata in testa. Non è un caso, per esempio, che lo spanking sia una pratica molto amata in UK, dove le punizioni corporali nelle scuole erano così diffuse”. 

Ma c’è anche un altro motivo per cui lo spanking è molto diffuso: “Tra tutte le modalità che hanno a che fare con il sesso kinky e con il bdsm, lo spanking non richiede nessun tipo di tecnica particolare – dice Aiden Starr, una superstar nel mondo del bdsm, come attrice e regista di film porno – Non richiede nessun ausilio, nessuno strumento, nessun feticcio. Si può fare a mani nude, e questo lo rende altamente diffuso anche tra chi con il bdsm e il kinky non c’entra niente. O tra chi vuole fare le prime esperienze in questo campo. Nel mio mondo, sul set, lo richiede almeno il 75% degli attori”.  Non avete mai provato ma vorreste iniziare? Allora ecco per voi qualche consiglio per spankos alle prime armi.

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