
Il voto alle donne per l’Arabia Saudita è la prima assoluta: lo stato culla del wahabismo, l’interpretazione più intransigente e severa dell’islam sunnita. Lo ha riferito la commissione elettorale. I sauditi che hanno partecipato alle elezioni erano 1.486.477, di cui 130.637 donne. Elettori ed elettrici sono stati chiamati a scegliere tra 6mila uomini e 900 donne candidati ai seggi dei 284 consigli municipali, i cui poteri sono limitati a questioni locali, strade, giardini pubblici e raccolta dell’immondizia, ma che sono anche le uniche assemblee del regno a essere composte da rappresentanti eletti. Nella sua circoscrizione, Salma bint Hizab al-Oteibi correva contro sette uomini e due donne. L’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch ha accolto con favore le elezioni come un passo verso una maggiore partecipazione delle donne alla vita politica del regno, pur sottolineando che ”l’Arabia Saudita continua a discriminare le donne attraverso una miriade di leggi, politiche e pratiche”.