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Quando il lutto dettava tendenza. Ecco come “La morte ti fa bella”

Al Metropolitan Museum di New York, nel padiglione Anna Wintour, dal 23 ottobre fino a febbraio, c’è la mostra La morte ti fa bella, (Death Becomes Her), un’esposizione che celebra l’evoluzione dell’abito funerario dal 1815 al 1915. Trenta abiti di alta moda che mettono in mostra i diversi ‘stadi’ del lutto. Ci sono infatti abiti dal nero tinta unita, alle sfumature più chiare perché i colori si schiarivano man mano che si esauriva il periodo imposto per il lutto. Tutti e trenta gli abiti mettono in evidenza quanto i canoni di stile abbiano influenzato anche i vestiti delle vedove.

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Perché i vestiti erano espressione non solo della condizione sociale di vedove, ma anche del loro gusto estetico. In lutto sì, ma comunque con eleganza, il concetto è questo.

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È questo che vuole dimostrare la mostra curata da Jessica Regan e Harold Koda, anche curatore del Costume Institute. Quello che davvero faceva la differenza, era il tessuto usato: per i vestiti da lutto era usata una seta cartonata, che rendeva l’abito più opaco.


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