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Belen e quel video per vendetta, non è più un caso isolato…

  • Costume

 

Si chiamano video di vendetta sessuale e negli ultimi anni sono diventati una vera e propria moda. Solo in Italia, tra i primi 50 siti più visitati, ci sono proprio 4 portali di dedicati alle performance in camera da letto. Secondo le statistiche al primo posto dei ”vendicatori” troviamo gli uomini, che delusi dalla fine di una relazione postano sul web i filmati ripresi con la ex. In rete è nato un mondo dedicato a questa ‘’pratica’’, tanto da far nascere un vero e proprio social network in cui è possibile postare le vendette. Ovviamente tutto ciò è illegale, e lo sa bene Kevin Bollart, il 28enne proprietario di uno di questi portali, condannato a 18 anni di carcere per 21 capi di furto di identità e 6 capi di estorsione dalla Corte Superiore di San Diego, in America.

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Tra dicembre del 2012 e settembre del 2013 sono state postate oltre 10mila immagini, la maggior parte delle quali ritraevano donne. Le persone che chiedevano esplicitamente che le loro immagini fossero rimosse, tramite un altro sito creato sempre da Bollart, si trovavano davanti ad una richiesta di soldi dai 250 ai 350 dollari per la cancellazione dei contenuti. Proprio per questo motivo il ragazzo è stato condannato. Tra i video ‘’revenge’’, quello tra Tommy Lee e Pamela Anderson è stato il capostipite, ma tra le clip che hanno coinvolto personaggi dello spettacolo possiamo ricordare quello dell’attore americano Colin Farrell con Nicole Narain della Playboy Mansion, quello del rapper Ray J. con Kim Kardashian e quelli che ritraeva la cantante di ”Rolling in the deep” Adele. In Italia ricordiamo invece il filmino di Belen Rodriguez e dell’ex Tobias Blanco. Che creò un vero e proprio caso mediatico e portò alla ribalta la giovane argentina, all’epoca fidanzata con il fotografo dei vip Fabrizio Corona. 

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