Kristen Bell è la bionda attrice americana della serie cult “Veronica Mars”. Oggi ha 35 anni e ha raccontato alcuni aspetti molto intimi della sua vita in un’intervista rilasciata allo spettacolo “Off Camera with Sam Jones”. Nel corso della chiacchierata ha ammesso di lottare da anni contro ansia e depressione: “Prendo medicinali da anni, andavo in pezzi se non piacevo agli altri. Oggi non me ne vergogno più”.
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Una bella differenza con il suo personaggio, la detective adolescente spavalda che interpretava nel telefilm, oggi Kristen ammette che purtroppo si è sentita vittima della dipendenza dal giudizio degli altri:
“Sono estremamente codipendente. Mi sentivo a pezzi quando pensavo di non piacere alla gente. Ecco perché cerco di essere sempre gentile, perché sto male quando non piaccio a qualcuno. So che non è molto salutare, combatto con questa cosa tutti i giorni. Ho modificato spesso me stessa, ho cambiato i miei interessi in base a quello che piaceva ai miei amici. Fino ai 30 anni non ho capito davvero che continuavo a cambiare solo per gli altri. Ho lottato molto con ansia e depressione”.
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Dopo la serie e il film del 2014 dedicato a Veronica Mars, la carriera di Kristen è andata avanti e oggi è impegnata nella serie tv “House of Lie”. Ha inoltre due film in uscita, la commedia “Bad Moms” e il remake cinematografico della mitica serie “ChiPs”, e continua a lavorare come doppiatrice, prestando la voce ad Anna di “Frozen”. Anche l’amore per Kristen è un capitolo positivo, è sposata con Dax Shepherd con cui ha due figli. Nonostante tutti questi successi, la Bell continua a fare uso di farmaci contro la depressione. E lo ammette senza pudori né remore. Oggi, il giudizio degli altri non le fa più paura.
“Ho cominciato a farmi prescrivere medicinali quando ero molto giovane e li prendo ancora oggi. Non me ne vergogno, perché mia mamma mi ha detto: “Se vedi che stai male male, devi rivolgerti a un medico, parlare con uno psicologo, cerca di capire come fare ad aiutare te stessa”. Insomma, sarebbe come negare a un diabetico dell’insulina”.
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