La Berlinale si inchinerà a Wim Wenders con un Orso d’oro alla carriera e una retrospettiva aperta da una delle sue opere più famose, Il cielo sopra Berlino. “Onoriamo uno dei più notevoli autori contemporanei. Il suo lavoro, che attraversa i generi e ha molte sfaccettature, ha plasmato la memoria vivente del cinema e continua a ispirare altri registi” ha spiegato Dieter Kosslick, direttore del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, che a febbraio celebrerà la sua 65esima edizione. Wenders, tra i maestri del Nuovo Cinema Tedesco, ha debuttato nel 1970 con Estate in Città, per imporsi subito all’attenzione internazionale con Alice nelle Città (1973) e Nel corso del Tempo (1976). Dopo una vita artistica spesa in tutto il mondo, l’Orso d’oro alla carriera è solo l’ultimo di una lunga serie di premi, come la Palma d’Oro a Cannes per Paris, Texas nel 1984, il Leone d’Oro assegnatogli a Venezia nel 1982 per Lo stato delle Cose o l’Orso d’Argento vinto a Berlino nel 2000 con The Million Dollar Hotel.