Sono anni che non si parlano, 7 per la precisione, eppure l’eterna guerra tra Gabriele Muccino e suo fratello Silvio sembra non finire mai. L’ultimo colpo Gabriele l’ha sferzato su Twitter relativamente all’uscita del film del fratello piccolo che si chiamerà Le leggi del desiderio: “Fa un film su chi manipola le coscienze! E chi meglio di lui, manipolato da 10 anni, conosce il tema che racconta!”. Ma non si è limitato a questo, di tweet ne ha scritti altri ma poi li ha cancellati. Perché erano pesantucci. Tipo: “Il tuo film è di una signora che ti gestisce, come un ventriloquo il suo pupazzo”, ma anche “Eri un grande attore, e un grandissimo fratello. Ora i tuoi occhi sono opachi… è forse ora di guardarsi allo specchio”.
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Tutto detto su Twitter perché, ha spiegato “alle mie email hai risposto minacciando via legale per tenermi a distanza. Quale distanza puoi mai colmare?”. La signora che “gestirebbe” Silvio Muccino è la scrittrice Carla Vangelista, autrice con la quale Silvio collabora da anni. La donna in questione, definita da Gabriele anni fa “scrittrice senza talento” lo querelò. E anche Silvio replicò, pubblicamente, come il fratello: “A spingermi sono le parole, basse e infamanti, secondo le quali sarei stato “plagiato” e “sequestrato”: io, un uomo di 31 anni, e da chi? Non riesco a leggere niente di costruttivo nel cuore di quelle dichiarazioni. Non vedo l’artista, che mai mi sarei aspettato cadere così in basso al punto da trascinarmi per anni nel fango del pettegolezzo più bieco, e non vedo neppure il fratello perché Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento”. Che succederà questa volta? E soprattutto: i due, sangue dello stesso sangue, faranno mai pace?