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“Ci ha lasciati un grande”. Lutto nel cinema italiano, sempre speciale in film e serie tv

  • Cinema

Ha prestato la sua voce ad attori del calibro di Alain Delon, Rod Steiger, Max von Sidow, Oliver Reed, Michael Caine e Omar Sharif. Tra le sue caratterizzazioni più riuscite e note, lo strepitoso Ben Kingsley di “Schindler’s List”. Avrebbe compiuto 70 anni il 26 agosto Franco Zucca attore triestino, ma soprattutto grande doppiatore. Franco Zucca era nato a Trieste nel 1952 e aveva iniziato la carriera come attore teatrale sui palcoscenici della sua città, per poi approdare ai teatri di Roma e Catania.

La sua voce calda e profonda si è adattata alla perfezione per personaggi rimasti nella memoria del cinema. Dal Ben Kingsley di “Schindler’s List” al Gomez di Raul Julia ne “La famiglia Addams” uno e due, passando per Pete Postlethwaite in “Grazie, signora Thatcher” e “Nel nome del padre”. Michael Caine, solitamente doppiato da Dario Penne, prese invece la sua voce in “Rumori fuori scena”. Non solo grande cinema, perché Franco Zucca ha lavorato anche nei film di animazione (“A Bug’s Life – Megaminimondo”, “Monsters & Co.” e “L’era glaciale”), così come nei telefilm.

Franco Zucca morto doppiatore aveva 70 anni


Franco Zucca morto il grande doppiatore: aveva 70 anni

Gli appassionati ricorderanno la sua voce legata a Reginald VelJohnson nella sitcom “Otto sotto un tetto”, a Jerry Orbach e George Dzundza in “Law & Order – I due volti della giustizia”, a Dean Stockwell in “In viaggio nel tempo”. Più di recente aveva doppiato personaggi in “Better Call Saul” e “Il trono di spade”. In una intervista all’Enciclopedia del Doppiaggio aveva rivelato: “Noi siamo degli operai di questo mestiere, lo dico con orgoglio, che non hanno bisogno di ribalta o di fama. Non ce ne è mai stata nemmeno nei mostri sacri dell’epoca iniziale del doppiaggio i Cigoli, i Rinaldi, nessuno sapeva che faccia avessero. Vivevano una vita felice lo stesso”. “La palestra importante fu la radio, ne feci veramente tanta e devo a Ugo Amodeo la mia impostazione recitativa”, aveva detto in un’intervista al quotidiano Il Piccolo di alcuni anni fa.

“Entrai allo Stabile sotto Bolchi debuttando nel ’71 in “Delitto e castigo”. Poi provai la strada del doppiaggio e mi andò bene, tra fortuna e merito. Ma ai giovani devo dire di stare lontano dalle fatiscenti scuole di doppiaggio romane. Sono una truffa e servono soltanto a spillare soldi. L’unica via deve essere quella dell’attore. Senza essere attori il doppiaggio non si fa. Poi bisogna armarsi di coraggio e pazienza e iniziare i vari provini. È una strada molto difficile ma affascinante: il doppiaggio è sacrosanto, coniuga tecnica e artisticità, ma alla base c’è una sola veste: quella dell’attore”.

Franco Zucca morto doppiatore aveva 70 anni

Davvero una grave perdita per il cinema italiano la morte di Franco Zucca. Avrebbe compiuto alla fine di agosto 70 anni, ma la sua voce resterà immortale per averla prestata a grandi attori del cinema mondiale. La sua era una voce calda e intensa, mai accademica, espressione di una gavetta d’attore, scrive Il Piccolo di Trieste.

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