C’è un dettaglio che nessuno si aspettava, una presenza sfuggente che, fino a ieri, era solo un’ombra tra mille domande. Oggi, però, qualcosa si è mosso davvero: una rivelazione inaspettata ha cambiato il ritmo di un’indagine che sembrava ormai destinata all’oblio. Il caso David Rossi torna a scuotere emozioni e sospetti.
Dietro le porte della Commissione parlamentare di inchiesta, guidata dall’onorevole Gianluca Vinci, si è vissuta una giornata che molti definiscono già storica. Un nuovo capitolo si apre grazie a una figura misteriosa che, in un video girato proprio nei minuti cruciali nel vicolo di Monte Pio, compare al telefono. Ma chi si nasconde dietro quella sagoma enigmatica?

Quando un volto diventa indizio: la rivelazione che nessuno si aspettava
Durante le ultime audizioni pubbliche, la Commissione ha ascoltato per la seconda volta tre testimoni chiave. Tra loro c’è Giovanna Ricci, ex dipendente del Comune di Siena, che decide di rompere il silenzio e di fare un nome: quello dell’uomo che, secondo lei, si cela dietro la figura misteriosa del video. Una dichiarazione che lascia tutti senza parole e costringe gli inquirenti a cambiare passo.
Ricci racconta di aver riconosciuto quella persona “molto bene” per le sue movenze, un dettaglio che spesso fa la differenza quando le immagini non sono nitide. Il video, già diffuso sul web e ora tornato sotto i riflettori, si trasforma così in potenziale prova concreta. Da semplice ombra, quella presenza diventa improvvisamente un nome, una storia, una possibile svolta.
Da ipotesi a scienza: ecco cosa farà adesso il RIS
La Commissione, di fronte a questa testimonianza tanto precisa quanto delicata, non ha perso tempo. Il presidente Vinci ha incaricato il tenente colonnello Gregori del RIS di avviare accertamenti tecnici urgenti. L’obiettivo? Verificare, con strumenti scientifici inconfutabili, se la sagoma del video e la persona nominata coincidano davvero.
Nei prossimi giorni, l’uomo indicato verrà convocato per acquisire i suoi dati fisici – soprattutto l’altezza – e confrontarli con le proporzioni corporee della figura immortalata nelle immagini. Solo così si potrà dare una risposta chiara e definitiva a un dubbio che ormai tormenta tutti da troppo tempo.
Il clima cambia: le testimonianze finalmente si allineano
Questa nuova pista ha avuto un effetto contagioso anche sulle altre testimonianze. Se all’inizio le versioni dei tre chiamati davanti alla Commissione sembravano contraddirsi, oggi qualcosa si è ricomposto. Il confronto diretto tra loro non è stato più necessario: le dichiarazioni si sono allineate, consentendo di spostare il focus esclusivamente sul nuovo, decisivo elemento raccolto.
Il caso David Rossi, segnato da anni di domande senza risposte, si trova ora davanti a una svolta inaspettata. Mentre tutti attendono gli esiti dell’analisi del RIS, cresce la speranza – e anche la paura – che finalmente la verità possa emergere dalle ombre di quel vicolo dove tutto è cominciato.


